martedì 17 febbraio 2009

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE!!!

L’ondata di violenza sulle donne in questo periodo hanno portato sgomento nel mio cuore! Purtroppo le donne sono protagoniste-vittime degli avvenimenti che si sono succeduti in questi ultimi giorni. Mi chiedo come un uomo può essere così crudele nei confronti di una donna?La donna è colei che tiene in grembo quell’uomo per nove mesi, che lo allatta, che lo cura.L’uomo perde il suo senso: l’origine della sua vita.L’uomo perde la sua dignità. Deve vergognarsi.Invito a riflettere tutti: perché quella donna, che ha vissuto in modo crudele quello che di solito è un atto d’amore, è nostra madre, fidanzata, moglie, figlia.Coloro che hanno commesso queste atrocità sono delle persone non di nazionalità italiana, ma per me la nazionalità, la lingua che parlano, il colore di pelle non conta; quello che desidero sottolineare è il fatto che un uomo ha abusato di una donna. Il 21 gennaio scorso a Primavalle è stata perpetrata l’ennesima violenza su una donna, dopo l’analogo episodio di capodanno e chissà quante violenze non denunciate questa è la riprova che la politica dei grandi annunci del sindaco è fallimentare. Alemanno anziché sprecare denaro per comunicare alla cittadinanza che ha operato migliaia di espulsioni farebbe meglio ad impiegarlo per fare azioni concrete per le periferie romane. Le politiche della sicurezza devono partire dalla garanzia del diritto al lavoro stabile, alla casa alla salute. Anziché alimentare l’odio per il “diverso” e lo straniero, bene farebbe a promuovere una diversa cultura che parta dal rispetto delle donne, una cultura che manca a prescindere dalla nazionalità perché la sicurezza sociale non si garantisce con la militarizzazione delle città. La politica della paura, attuata sia a livello locale che a livello nazionale, è pura demagogia. Occorre invece la cultura del rispetto dei diritti e delle differenze, occorre trasformare i quartieri da dormitori in luoghi aperti all’integrazione, alla socializzazione, alla cultura. Solo la solidarietà genera sicurezza, la cultura dell’emarginazione e il razzismo creano violenza.

2 commenti:

Andreas Formiconi ha detto...

Perfettamente d'accordo. Si tratta del resto solo la punta appariscente di un iceberg di prevaricazioni dell'uomo. Ed è da condannare e combattere, senza riserve.

Ma la campagna mediatica alla quale stiamo assistendo è una campagna mediatica, cioè al servizio di un disegno di comodo.

Stai tranquillo che le tante violenze carnali che in passato non tornava conto di pubblicizzare non sono state pubblicizzate.

Io trovo che, i tantissimi rispettabili padri di famiglia che vanno con una prostituta che in realtà fa quello perché è schiavizzata, vanno incriminati come tutti gli altri violentatori.

Di quelli invece non si dice niente ma se si fa una questione etica allora bisogna parlare anche di quelli ...

carlo ha detto...

L'altro giorno mi capitò di parlarne con un mio amico...una cosa mi colpì, a cui non avevo mai pensato : "se ci fossero state persone in giro, se in quel parco ci fosse stata vita, se non fosse stato tutto così deserto, probabilmente, certe cose non sarebbero successe..."
Io non dico che sia questo la causa, e anche lui mi ha spiegato che questo è solo uno dei tanti fattori che ci porta a sentirci meno "sicuri".
C'è una paura radicata nella coscienza delle persone, che forse come dici tu non va combattuta tanto con la militarizzazione quanto con la socializzazione.
Se tutto questo avviene, è sicuramente il frutto di una discriminazione, del fatto che l "altro" viene considerato non come una persona, ma come un "oggetto".
E in questo caso, purtoppo, l'oggetto considerato è la donna...
Che schifo! come si fa a considerare una persona, in questo caso una donna, un oggetto?...
Sono talmente amareggiato, indignato,deluso che ora come ora sarei daccordo con la "legge del taglione" di cui alcuni politici parlano...vergogna...