sabato 21 febbraio 2009

Sicilia=mafia???
















Vi pongo questa domanda per capire se davvero ci sia in Italia questo pregiudizio per il quale Sicilia=Mafia,Terroni.Prima di essere italiano, sono Siciliano innazittutto. Mi chiedo se nell'opinione pubblica di voi ragazzi ci siano xenofobie davvero contro " El terùn" ( in chiave bossi-calderoliana) ..Dite sinceramente cosa pensate di noi siciliani, se criticate il modo in cui viviamo, se non vi piacciono le nostre città e perchè. Voglio capire il perchè da 15 anni Bossi sia animato da questi spiriti anti-nazionali. Credo sia giusto da ricordare al caro signor Bossi, che è sposato con una siciliana…..
Dettagli aggiuntivi
E' vero, dati statistici reali indicano una grave carenza di Istruzione. Molto spesso, specie nei paesini, una famiglia media ha difficoltà a mantenere gli studi del figlio, nonostante si pensi che ci siano le borse di studio ed i vari aiuti statali. Molte famiglie senza reddito paradossalmente non hanno alcun stimolo a mandare i figli a scuola. Vogliono lavoro garantito. Qui salta in ballo la Mafia purtroppo. A parte questo i siciliani voglio un lavoro sicuro, certo. Lo dimostra perfino il numero esorbitante di ragazzi che si iscrivono al test di medicina, il cui punteggio minimo per entrare è il più alto d'Italia......
Se potessi offrirei voi un soggiorno gratuito in Sicilia in modo da farvi avere una immagine completa di cultura , turismo, bellezza,accoglienza, calore umano,arte, teatro, e altro, c’e’ ancora in questa meravigliosa terra, oltre alla mafia che nessuno vuole qui negare possa avere ancora dei “colpi di coda”, ma non dimenticate MAI che molti Siciliani onesti, e siamo la quasi totalita’, ha combattuto e combatte proprio questa orrenda realtà!
Accetto ogni risposta, anche negativa.

martedì 17 febbraio 2009

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE!!!

L’ondata di violenza sulle donne in questo periodo hanno portato sgomento nel mio cuore! Purtroppo le donne sono protagoniste-vittime degli avvenimenti che si sono succeduti in questi ultimi giorni. Mi chiedo come un uomo può essere così crudele nei confronti di una donna?La donna è colei che tiene in grembo quell’uomo per nove mesi, che lo allatta, che lo cura.L’uomo perde il suo senso: l’origine della sua vita.L’uomo perde la sua dignità. Deve vergognarsi.Invito a riflettere tutti: perché quella donna, che ha vissuto in modo crudele quello che di solito è un atto d’amore, è nostra madre, fidanzata, moglie, figlia.Coloro che hanno commesso queste atrocità sono delle persone non di nazionalità italiana, ma per me la nazionalità, la lingua che parlano, il colore di pelle non conta; quello che desidero sottolineare è il fatto che un uomo ha abusato di una donna. Il 21 gennaio scorso a Primavalle è stata perpetrata l’ennesima violenza su una donna, dopo l’analogo episodio di capodanno e chissà quante violenze non denunciate questa è la riprova che la politica dei grandi annunci del sindaco è fallimentare. Alemanno anziché sprecare denaro per comunicare alla cittadinanza che ha operato migliaia di espulsioni farebbe meglio ad impiegarlo per fare azioni concrete per le periferie romane. Le politiche della sicurezza devono partire dalla garanzia del diritto al lavoro stabile, alla casa alla salute. Anziché alimentare l’odio per il “diverso” e lo straniero, bene farebbe a promuovere una diversa cultura che parta dal rispetto delle donne, una cultura che manca a prescindere dalla nazionalità perché la sicurezza sociale non si garantisce con la militarizzazione delle città. La politica della paura, attuata sia a livello locale che a livello nazionale, è pura demagogia. Occorre invece la cultura del rispetto dei diritti e delle differenze, occorre trasformare i quartieri da dormitori in luoghi aperti all’integrazione, alla socializzazione, alla cultura. Solo la solidarietà genera sicurezza, la cultura dell’emarginazione e il razzismo creano violenza.

domenica 8 febbraio 2009

Siculamente


NON SEI SICILIANO SE NON ARRIVI FINO IN FONDO A LEGGERE TUTTO :-)Sei Siciliano se, pur non avendo 1lavoro e 1euro in tasca offri il caffè al bar ai tuoi amici!
Sei Siciliano se, pur non avendo 1lavoro, scorazzi in giro col macchinone!
Sei Siciliano se trovi sempre 1secondo del tuo tempo x 1sorriso!Sei Siciliano se qnd incontri fuori dalla Sicilia 1tuo concittadino ke non avevi mai calcolato in città, ci parli cm se vi conosceste da 1vita!
Sei Siciliano qnd ti lamenti del tuo paese e quando 6fuori ne parli come se fosse il paese delle meraviglie!
Sei Siciliano se ami in modo Passionale!
Sei Siciliano se dai 1monetina all'uscita della metropolitana a qlc poveretto/a seduto sulle scale a -3gradi!
Sei Siciliano se 6gelosissimo delle persone a cui tieni!
Sei Siciliano quannu parri cu tutti!Sei Siciliano qnd non ti tiri indietro dopo 1 "Curnutu" a 1automobilista del nord!
Sei Siciliano qnd dici di non essere permaloso e ti inkazzi x ogni appunto ke ti viene fatto!
Sei Siciliano qnd vivi fuori e dici: "Iu cà nun c muoru!"
Sei Siciliano qnd vivi al nord e ogni giorno hai nostalgia della tua terra e della gente ke ci vive!
Sei SIciliano se pur vivendo al nord x 1botto di anni, non xdi 1virgola del tuo accento! [E tutti ti prendono in giro!]
Sei Siciliano se vivi fuori e almeno ogni mese tua mamma ti manda il pacco da giù cn tutti i prodotti da mangiare siculi!
Sei Siciliano se hai almeno 1cd dei Tinturia , di Brigantoni , di Giuseppe Castiglia ! {Ovviamente masterizzato}
Sei SIciliano se x fare solo 1000metri prendi la macchina!
Sei Siciliano se sai cos'e INSIEME !
Sei Siciliano se sai chi è Litterio Scalisi e come si chiama sua moglie ! ( non lo sai ? CROCIFISSA MARTORIATA ! ignorante )
Sei Siciliano se quando non mangi arancini cannoli o cassata per un mese ti viene una crisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Sei Siciliano se capisci che "macari i pulici anu a tussi!"....che spettacolo la sicilia!!!
Sei Siciliano se... se non fai oggi quello che potresti eventualmente anche non fare domani non si sa mai...
Non Sei Siciliano se non stai allo scherzo !s
ei siciliano se per te gli arancini sono : LE ARANCINE!!! PRECISIAMO CHE IN ALCUNE PARTI SI DICE ARANCINI IN ALTRE ARANCINE SI CHIEDE A TUTTI DI DIRE COME DICONO DALLE LORO PARTI
Sei Siciliano se: chiddici? 'n mi riri nenti!sei siciliano se comprendi: STI' CCHIUvennu..staM' IN GHIAZZA...!
sei siciliano se x te francesco è cicco, antonio è 'ndoni, antonino è nino, domenico è minico, giuseppe è peppe, giovanni è giuanni, vinenzo è vicè, leonardo è nardo e così via
sei siciliano se mentre leggi ogni frase della descrizione, continui a dire: veeeru è!!!!"
Sei siciliano se vivi da anni in continente e continui a cercare il fruttivendolo siciliano perchè la frutta che ha lui è sempre la migliore (anche se ti azzicca la lira) e se continui a dire da noi si usa così, il pane da noi è più buono, l'acqua del mare più pulita e se arrivi a dire che Marina di Ragusa è meglio di JesoloSei siciliano se una cosa è APPISA ma non si trova in Toscana
Sei un siciliano vero se quando ti danno del 'terrone', per te è un complimento;
sei un siciliano vero se pensi che '...da noi ogni tanto manca l'acqua, ma almeno non abbiamo Borghezio';
sei un siciliano vero se ti incazzi a morte quando, per colpa d 4 STRON** , ci pigliano tutti per mafiosi;
sei un siciliano vero se non disprezzi nessun'altra regione italiana;
sei un siciliano vero se ogni mattina ti alzi e puoi guardarti allo specchio;
sei un siciliano vero se pensi che chi ti insulta non può guardarsi allo specchio;
sei un siciliano vero se t fai in 8 per i tuoi amici.
Sei siciliano se... CARUSI STI CCHIOVENTU: ARR...IPACCHIAMOCI!!!
sei siciliano se . . . passi con il rosso, pensando che il semaforo sia solo un consiglio!!!!
sei siciliano se . . . compri una mutanda di pizzo, pagando solo la mutanda e facendo pagare il pizzo al commerciante!!! :-)
sei siciliano se . . . in autogrill, a napoli, t fanno un mega pacco e tu rispondi . . . scavicchio ma non apro . .
SEI SICILIANO SE .... ADORI PANE E PANELLE ED I CANNOLI CN I CANDITI,MANGI LA PASTA LORDA(AL PAESE DI MIO PADRE,CASTELBUONO,SI CHIAMA COSì LA PASTA CN LE MELANZANE),LA PASTA AI PISTACCHI,LA GRANITA CN LA BRIOSCHE(GUSTATA DIVINAMENTE A CATANIA)ECC.....
sei siciliano se appena ci sono due nuvole in cielo......minkia che tempo di merda!!!!!!!!
Sei siciliano se...arrivando dal Nord a Villa s.giovanni, non appena vedi la Sicilia, ti si stampa sul viso quella tipica espressione! ( ...indescrivibile ma che tutti noi conosciamo!)
Sei Siciliano quando ti incazzi perchè hai sentito al telegiornale che catanesi e palermitani,o messinesi,continuano ancora,dopo il derby,a prendersi a pugni..
sei siciliano se....sai chi su i stigghioli!!!!!!!
Sei Siciliano se capisci che "macari i pulici anu a tussi!".
NON SEI SICILIANO SE NON PUBBLICIZZI LA TUA TERRA !

venerdì 23 gennaio 2009

Fisioterapista, che passione!!!

Il fisioterapista è indubbiamente per vocazione una persona che ha una predisposizione verso il prossimo, che indubbiamente si affina con l’esperienza quotidiana del combattere contro il dolore, la diminuita funzionalità, le affezioni morbose che interessano il fisico ma soprattutto pongono l’individuo di fronte al disagio emotivo e psicologico. Questa predisposizione ad aiutare il prossimo porta il fisioterapista a svolgere la sua professione, nelle sue svariate applicazioni in funzione delle patologie e dei singoli interessi professionali, comunque con quella voglia, tipica delle società in cui forte è il bisogno di aiutarsi per affrontare la continua sfida quotidiana dell’esistenza.Per certi versi nel fisioterapista, o almeno in molti dei fisioterapisti, è profondamente radicato il valore della vita inteso come bene supremo da conservare nel miglior modo possibile, unitamente ai valori di altruismo e dedizione verso il prossimo. E’ sufficiente pensare a quante persone si confidano con il proprio fisioterapista, chiedono consigli personali che escono dalla sfera professionale, o credono di vedere in lui quello che avrebbero voluto avere come figlio/a, padre/madre, ...Tu fisioterapista ,devi avere la pazienza nell'ascolto dell'altro, cercare di avere sempre un sorriso e mettere da parte i tuoi problemi personali quando si è al lavoro...Ti insegna tanto perchè sei a contatto con il mondo reale e non del virtuale. Il rapporto con le persone è il nostro lavoro!!!Molto più che il medico o l'infermiere, o meglio, in maniera diversa... L'ora di trattamento non è solo gli esercizi che fai fare, ma anche ascoltare, a volte condividere, rassicurare, dare speranza, perchè no anche chiaccherare,...è molto di più!!! Ed è per questo che il nostro lavoro è bellissimo!!!Fisioterapia la fai per vocazione e non per i soldi... poi non ti escludo casi fortunati di fisioterapisti che hanno fatto anche quelli!non si guadgna moltissimo... ma la soddisfazione è tanta!
Adesso sono solo un semplicissimo studente che sta coltivando la sua passione e che soprattutto ha avuto la fortuna di entrare in tale corso di laurea. Spero di finire presto i miei studi affinchè
possa anche io aiutare gli altri a stare meglio....

mercoledì 21 gennaio 2009

Interior design by my friend Beppi


L'interior design o architettura degli interni,o meglio ancora potremmo dire progettazione degli interni,è una disciplina a lui molto cara in quanto laureando in Architettura e più precisamente nel Corso di laurea in Disegno Industriale.Progettare significa per lui essere dentro ad un processo che và dall'ideazione all''elaborazione,allo sviluppo,alla realizzazione di un progetto sulla base di un tema assegnato;il lavoro coinvolge al 100% il designer che si sente parte della realizzazione,che sarà si sofferta,lunga e soggetta a mille cambiamenti rispetto al bozzetto iniziale,ma una volta completata l'opera è sicuro che la soddisfazione è immensa...
Ora stà seguendo in terzo hanno del suddetto corso di laurea, e le previsioni lo dovrebbero vedere laureato entro la fine del 2009 o al massimo inizio 2010...speriamo in una carriera lavorativa ed per ora universitaria di alto livello..auguri e in bocca al lupo Matte!!!

giovedì 15 gennaio 2009

Com'è diverso l'innamoramento per uomini e donne

Negli ultimi tempi sono usciti moltissimi libri di donne contro l'amore descritto come stupidità, schiavitù, dipendenza. Le riviste femminili ne parlano poco, criticano i maschi e, soprattutto, danno i consigli di seduzione: come vestirsi, come truccarsi, come avvicinare e conquistare sessualmente l'uomo appena incontrato che ti piace.Un compito, in realtà, piuttosto facile visto che per millenni è sempre stato l'uomo a darsi un gran daffare per conquistare la donna e ora invece trova tutto facilitato. Gli uomini sono diventati più sicuri di sé, più alteri, addirittura più superbi. Non erano abituati a essere tanto corteggiati.Nello stesso tempo le donne si lamentano che non ci sono più «veri uomini». E cioè? Uomini ardenti di desiderio, che sanno corteggiare, che sanno amare con passione. Dietro l'ostentata indifferenza, dietro la ricerca della conquista sessuale le donne continuano a desiderare l'amore. In ogni uomo che «seducono », sperano sempre di trovare «Lui», il grande amore che hanno sempre sognato. Perché amano l'amore e, quando sono innamorate, diventano più belle. Gli uomini no, per loro l'innamoramento è come una mazzata in testa e lo vivono quasi come una malattia. Di conseguenza se ne difendono e non si abbandonano se non sono sicuri di essere amati in modo fedele. Perciò, quando incontrano una donna che ostenta la sua libertà sessuale, costruiscono istintivamente dentro di sé delle barriere che ostacolano l'amore.Così maschi e femmine desiderano un amore appassionato e sincero, ma non si fidano abbastanza gli uni delle altre per lasciarsi andare. Per questo mi sento autorizzato a scrivere d'amore. Per ricordare a entrambi come è importante l'amore che fa battere il tuo cuore, che incendia tutte le cellule del tuo corpo. Per cui il tuo amato sarà la prima cosa cui pensi svegliandoti il mattino, l'ultima prima di addormentarti. E non ti stancherai mai di accarezzarlo, di baciarlo, di dirgli quanto lo ami, di parlargli del piacere che provi, della sua bellezza, del profumo della sua pelle. E sarai felice quando sentirai la sua voce, quando, allungando una mano sfiorerai il suo corpo. Sarai felice anche solo a camminare insieme per strada, o a prendere un caffè, o a guardare le vetrine e perfino a stare seduti su una panchina ai giardini pubblici.

mercoledì 17 dicembre 2008

I diari della motocicletta


“I diari della motocicletta” non è un film sul leggendario “Che”, icona di una rivoluzione contro le ingiustizie a favore degli oppressi. Chi entra in sala con la speranza di vedere la storia e le lotte del mitico “Che” Guevara nel suo amato Sud america, rimane altamente deluso.Questo film θ un’altra cosa. E’ un viaggio, un diario, un’avventura, un divertimento, una progressiva presa di coscienza man mano che vengono consumati centinaia di chilometri sulle strade polverose dell’Argentina, del Cile, del Perω, del Venezuela. Sono gli inizi degli anni ’50 e Ernesto Guevara (il bravissimo giovane attore messicano Gael Garcνa Bernal), non θ ancora il “Che”, ma “El Fuser”, scanzonato ventitreenne che a un passo dalla laurea in medicina, decide di partire con il suo migliore amico biochimico Alberto Granado (Rodrigo De la Serna), per un avventuroso viaggio attraverso l”America Latina, a bordo della (questa sμ giΰ) mitica “Poderosa”, una moto Norton 500.Un viaggio di esplorazione e scoperta dei luoghi piω nascosti di questo affascinante paese, che inizia con entusiasmo e divertimento (il film inizialmente ha una forte dose di ironia, ai due protagonisti capitano bizzarre disavventure) per poi scivolare in un terreno piω oscuro e introspettivo. Il momento di rivelazione e di scoperta del proprio io (che evidentemente giΰ esisteva, ma doveva essere rivelato, reso consapevole) θ il dialogo che Ernesto ha con una peruviana, una sera attorno ad un fuoco. Dopo aver detto che stava fuggendo insieme al marito perchι comunisti, chiede ai due avventurosi viaggiatori il motivo del loro viaggio. Momento di silenzio. Imbarazzo. Perchι stiamo viaggiando? Ernesto risponde ingenuamente “per viaggiare”, ma nei suoi occhi (ben rappresentati con un intenso primo piano) giΰ si legge il cambiamento d’animo, la scoperta del suo io. Tale rivelazione trova la piena consacrazione quando i due arrivano al lebbrosario e prestano il loro aiuto come medici. Un fiume divide simbolicamente i malati dai sani e la traversata impossibile a nuoto di Ernesto per raggiungere la sponda dove vivevano i malati rappresenta il coraggio, la lotta e la forza d’animo che di lμ a pochi anni dimostrerΰ di avere nelle lotte politiche in tutto il continente. Il film θ quindi un viaggio ludico che diventa introspettivo e la sceneggiatura (di Josι Rivera) scandisce questo passaggio. Le parole del diario che Ernesto scrive durante il viaggio sono tratte da due celebri diari, uno scritto da “Che” Guevara, “Latinoamericana”, (edito da Feltrinelli), e l’altro “Un gitano sedentario” scritto dall’amico compagno di viaggio, tuttora vivente, Alberto Granado.Il regista Walter Salles (Central Do Brazil) dimostra di avere quell’intento documentaristico di raccontare non solo il Brasile, ma tutta l’America Latina. Le immagini fotografiche in bianco e nero (che inframezzano il film) di minatori in disperata ricerca di lavoro, di povera gente che dorme su amache usurate, di donne che lavano i panni nel fiume, sono la fotografia di un Paese, ma anche la denuncia di una situazione di miseria e povertΰ.In definitiva quindi lo spettatore non deve vedere il film con lo spirito di vedere un mito, bensμ la semplice crescita di un ragazzo qualunque grazie a un viaggio attraverso la miseria.Si entra in sala per capire l’origine delle trasformazioni che porteranno un giovane studente di medicina argentino a diventare icona della libertΰ e della lotta contro le ingiustizie.